venerdì 12 dicembre 2014

Recensione: crema di nocciola Papa dei Boschi


Crema di nocciola Papa dei Boschi: una piacevole scoperta per me che "litigo" con gli ingredienti delle creme spalmabili
Oggi, come promesso, volevo parlare del prodotto strepitoso che ho scoperto qualche giorno fa alla Fiera dell'Artigianato. Si tratta di una crema alla nocciola e cacao che è la fine del mondo e non lo dico con facili entusiasmi, infatti è meglio che faccia una premessa. So benissimo quanto la gente apprezzi molto la nutella, per cui non odiatemi se affermo che non ne vado pazza. Riconosco che è buona e ha una cremosità perfetta, adatta ad essere spalmata o ad affondarci le dita, ma il fatto che contenga gli oli vegetali (immagino possano essere di palma e cocco) e una percentuale alta di zucchero rispetto alla nocciola non mi aiuta a farmela piacere come tanti aficionados. 

La consistenza è cremosa e si scioglie in bocca 
Ma siccome non demordo mai, dovunque metto piede, pesco qualcosa di nuovo e interessante e porto a casa. Finora nessun prodotto aveva superato la terribile prova dell'assaggio!!! O erano troppo pastose, o non sapevano di niente, o si sentiva la prevalenza del cacao...insomma la caccia alla crema di nocciola perfetta era rimasta aperta...ma cammina cammina per i corridoi della fiera cosa ti trovo? uno stand, non particolarmente affollato, dallo stile semplice e pochi prodotti in vendita. 

La prova del cucchiaino: morbida e non stucchevole, prevale - come è giusto che sia - il sapore della nocciola sugli altri ingredienti
Per un istante lascio perdere l'affabile promoter che mi propone un assaggio e mi catapulto a leggere la lista degli ingredienti...ci resto stupita...non vedo grassi vegetali, non trovo grassi animali preoccupanti, e la nocciola figura al primo posto addirittura davanti allo zucchero (ciò significa che la percentuale delle nocciole supera quella dello zucchero perché nelle etichette, per legge, si devono nominare gli ingredienti in ordine di quantità). 

Si spalma perfettamente e contiene il 55% di nocciole Piemonte IGP, senza l'aggiunta di grassi vegetali...miracolo!!!
Mmmhh...davvero non male ho pensato, ora vediamo com'è...la ragazza prende un cucchiaino, lo affonda nel barattolo e me lo porge: annuso. Profumo di nocciola a ciel sereno. Il colore è marroncino chiaro e l'apparenza cremosa. Decido di assaggiare. Sento nel palato un rotondo sapore di nocciola che mi avvolge, la crema si scioglie in bocca senza lasciare grumi o fare l'effetto palla in bocca, l'aroma del cacao si sprigiona in maniera gentile, non scavalca la nocciola. Lo zucchero si sente abbastanza, ma non è stucchevole, accompagna ancora una volta la nocciola che rimane sempre prevalente. Accipicchia cosa ha trovato, lo compro senza più dubitare, finalmente mi porto a casa la nut-cream adatta ai miei gusti "di rompiscatole esigente". Giudicate voi dalla lista degli ingredienti (come scritto sull'etichetta):

  • Nocciola Piemonte IGP al 55%;
  • zucchero;
  • latte in polvere scremato;
  • cacao magro in polvere;
  • vaniglia bourbon;
  • emulsionante: lecitina di soia senza OGM.
L'azienda agricola che la produce si chiama Papa dei Boschi, ha sede in un piccolo paese dell'Alta Langa, Lequio Berria, a 700 metri di altezza, in una zona vocata alla produzione della nocciola piemontese IGP. Chi dirige l'azienda è la famiglia Noè che, da tre generazioni, coltiva il nocciolo (chi coltiva le nocciole si chiama corilicoltore)  e questa crema la creano con le nocciole di loro proprietà. Si tratta di un'impresa familiare, certamente piccola ma che, grazie alla sua semplicità, ha pensato di puntare sulla qualità. 

Il mio barattolo sta già finendo...mi viene da piangere, sigh!
Dopo tanti mesi di ricerca posso tirare un sospiro di sollievo e godermi finalmente una crema di nocciola e cacao senza temere grassi malsani per le mie arterie e con un sapore degno del suo nome che sa valorizzare la vera principessa di questa specialità, la nocciola, e non lo zucchero o il cacao. 





2 commenti:

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    1. Caro Giorgio, intanto scusami se rispondo solo ora ma mi sono trasferita in Svezia e ho avuto poco tempo tempo sia per cucinare che per pubblicare nuove ricette. Volevo dirti che l'esperienza che ti descrivi è davvero "incantata" e mi ha fatto venire una voglia matta di nocciole del Piemonte! Hai proprio ragione tu...Libidine!!!

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