venerdì 15 aprile 2016

La mia nuova vita in Svezia! Quanto salmone c'è qua!


Una delle mie prime foto nel rigido inverno svedese: qui sono a Kungsholmen, un'isola di Stoccolma nel lago Mälaren.
Carissimi amici miei mi siete mancati tantissimo ma è successo che...mi sono trasferita in Svezia, più precisamente a Stoccolma, e potete immaginare quante novità abbia dovuto affrontare e quanto tempo ci abbia messo ad abituarmici. Ora - a distanza di mesi - pronta e più libera - posso ricominciare a scrivere sul mio amatissimo blog e parlare di tutte queste belle novità svedesi. 

Stoccolma, la capitale della Svezia, vista a gennaio con freddo e neve...facevano meno dieci gradi!!!
Intanto mi immagino quanti di voi si chiedano com'è il cibo da queste parti e se mangiano biologico...ebbene le differenze sono tante ma per fortuna navigano benissimo nelle acque del biologico che qui chiamano Ekologisk o semplicemente Eko. Il problema maggiore è stato confrontarmi con la lingua, poiché lo svedese è una lingua proprio strana, e provare ad andare per intuito - come spesso facciamo noi italiani - mi ha fatto spesso combinare dei casini assurdi e divertenti! Per esempio nel reparto frigo cercavo del pesce da fare per cena e mi sono imbattuta in una confezione dove c'era scritto: "tunn" e ho subito pensavo: "Eh sarà tonno, no?", così lo compro e me lo porto a casa contenta. Quando apro la confezione mi accorgo che le fettine in questione non sembravano proprio del tonno...così mi precipito sul Google Translator e scopro che in svedese "tunn" vuol dire "affettato sottile"! E che il cibo in questione era maiale! Da quel giorno ho iniziato a studiare seriamente svedese in una scuola e prima di fare la spesa controllo i nomi dei prodotti sui siti Internet dei supermercati. 

Stortorget, la piazza principale di Stoccolma. In giro c'era pochissima gente, erano tutti rintanati nei bar e nei tanti caffè del centro.
Qui non ci sono grandi catene come in Italia, tipo Auchan o Carrefour o Esselunga. A Stoccolma si trovano molti discount, come il tedesco Lidl o lo svedese Hemköp che hanno una qualità più alta della media italiana. Ci sono catene di supermercati belle e rinomate: la più famosa è l'Ica che vende molti prodotti locali e internazionali. Inoltre c'è anche la Coop (che qui chiamano CUP) che a me piace tanto in quanto becco molti cibi italiani.

Ma arrivata la primavera finalmente il ghiaccio si scioglie e...
si va fuori a cuccarsi il sole!!! Era ora, eh!
E veniamo quindi al tasto dolente della Svezia...il cibo appunto...questa è una terra che ha poco suolo coltivabile, per via del freddo e della neve, per cui l'80% della frutta e della verdura provengono da altri paesi, specie da Italia e Spagna. Non sapete quindi quanta nostalgia provo nel comprare i nostri mandarini, i nostri kiwi qui e pagarli il doppio del prezzo! Ogni volta faccio GGRRRRR!!! In compenso trovo frutta da tutto il mondo che qui ha dei prezzi molto abbordabili, come mango, papaya e frutto del drago che in Italia costano un'ira di Dio ed è più raro trovare. Infine c'è un'abbondanza incredibile di frutti di bosco: mirtilli, more, lamponi te li tirano praticamente in testa, sono spesso in promozione due per uno, e li mangiano in ogni maniera. Esiste anche un altro frutto di bosco tipicamente svedese - che da noi non c'è - che si chiama Lingon. E' una bacca piccola, rossa, dal sapore dolce ma non troppo, con cui fanno salse, marmellate e molte altre ricette. Io l'ho provata come salsa, in accompagnamento alle polpette - ebbene sì abbinano la carne alle salse dolci - ma non mi è dispiaciuta, si è trattata di una cosa insolita che ogni tanto si può fare. 

I principali supermercati della Svezia sono l'Ica, che ha tanti prodotti internazionali e...

la Coop, che qui chiamano CUP (buffo' eh? a me fa pensare al centro unico di prenotazione delle nostre ASL!!)
Per quanto riguarda altri alimenti, per esempio la carne, trovo che sia davvero buona. In buona parte proviene dal Gotland, e credo che contenga molti meno ormoni della carne francese o irlandese ad esempio, che è poi quella che si vende per la maggiore in Italia. Ci sono ovviamente delle differenze. Tipo non si trova il coniglio o il tacchino; invece c'è abbondanza di pollo - anche macinato - e maiale (che a me non fa impazzire). Si trova parecchio manzo, sia a pezzi interi che a bocconcini. Poi ci sono certe cose che ancora mi sono oscure e misteriose...tipo la "bistecca del marinaio" ovvero delle strane fettine di manzo che non ho ben capito come cucinare...un giorno lo scoprirò! Gironzolare per supermercati qui è un'avventura strepitosa - i dizionari non traducono molti prodotti - e a tratti allucinante, specie quando mi imbatto in schifezze assolute come il Lutefisk, che è una specie di merluzzo essiccato dall'aspetto rivoltante che credo ormai mangino solo gli anziani attaccati alla tradizione. Per fortuna il resto del pesce è buono, mooolto fresco, e c'è abbondanza di gamberi, salmone e merluzzo. Quindi non dispero. 

Una cosa buona tipicamente svedese è il Lingon, un frutto di bosco che si mangia come marmellata, salsa, e per arricchire gli impasti di dolci e...non solo! 

Il lingon si usa tanto nei dolci, ma gli svedesi ci fanno anche la salsa per condire le famose polpette. 
Se uno poi vuole divorare dei bei piattoni di pasta niente paura! C'è uno scaffale tutto per lei, la nostra regina della cucina italiana,e trovi tutte le marche. Anzi, ci sono anche delle cose nuove e curiose che ho già sperimentato come la pasta di grano duro e avena che ha molte fibre e ha un sapore divino. Inoltre io e mio marito abbiamo fatto un acquisto geniale su Amazon. Prima di trasferirci qua ci siamo comprati una bella affettatrice su Amazon e durante i nostri viaggi in Italia facciamo man bassa di prosciutto, mortadella e formaggi nostrani che finiscono dritti dritti nel bagaglio in stiva. Un bagaglio molto felice e profumato! Qui si trovano anche queste specialità ma non sapete quanto costano...il parmigiano reggiano ad esempio costa 5 euro per un pacchetto da 150 grammi. Anche il prosciutto di Parma è carissimo: a seconda dei punti vendita un etto va dai 6 euro in su. Insomma potete capire perché l'affettatrice sia stata un fenomenale colpo di genio!

Una cosa "schifosa" della Svezia e il Lutefisk, merluzzo essiccato che alla fine della lavorazione sembra gelatina salata...roba da palati forti che ormai mangiano solo gli anziani alle feste di Natale.
In ogni caso, sto imparando a leggere tutte le etichette e i nomi in svedese dei prodotti e ho ripreso a cucinare cercando di rispettare la nostra tradizione gastronomica. Spero infatti di conquistare anche il cuore e la gola di molti svedesi che amano tanto il nostro Paese e ne ammirano le bellezze e la buona tavola. Per loro cercherò di scrivere delle ricette in inglese-svedese in modo che possano capirmi. 

Vuol dire Arrivederci in svedese e si pronuncia Ei Dò.
Per ora vi mando un grosso abbraccio da Stoccolma e vi aspetto al prossimo post. Domani ad esempio visiterò la seconda Ikea più grande al mondo perché mi servono dei mobili nuovi e ve ne parlerò con tante foto. 

 Hej då (Hej Do') che in svedese vuol dire "Arrivederci"!. 

Nessun commento:

Posta un commento

E voi cosa ne pensate? fatemi sapere tutto nei vostri commenti. Vi aspetto!