domenica 22 febbraio 2015

Una Fatinabio al Carnevale ambrosiano



Quest'anno ho voluto anch'io festeggiare il Carnevale con un vestito speciale interamente pensato per la mia passione per il cibo bio e dedicato al tema alimentare dell'Expo. L'ho festeggiato a Milano, che come già tutti sanno ha un calendario diverso dal resto d'Italia e risulta l'ultima città, in tutta la penisola, a chiudere il Carnevale. Si chiama infatti Carnevale ambrosiano perché vuole omaggiare S.Ambrogio, il patrono della città che, come narra la storia, fu vescovo della capitale meneghina e partì in pellegrinaggio ma chiese alla popolazione di attenderlo per celebrare insieme i riti quaresimali. Un tempo quindi si trattava di una festa molto rinomata, che si dice, potesse addirittura competere con quello di Venezia


Ma il tempo ha cambiato le cose: qui a Milano per me è stata la prima volta, mentre a Venezia sono stata per il Carnevale quattro anni fa e certamente posso ammettere che non ci sono paragoni. Forse mi aspettavo una maggiore allegria, più carri e molte più persone mascherate in giro, proprio come si vede a Venezia o a Viareggio. La pioggia certo non ha aiutato, e alcuni carri non si sono più presentati. In ogni caso, le persone che vi hanno preso parte sono state tutte animate dal filo conduttore dell'Expo: erano tutti carri di cucina! simpaticissimi, colorati e festosi. Io, che amo queste feste come quando ero bambina, ho voluto raccontare nel mio piccolo l'amore che nutro per la natura. Ho pensato a un vestito da Fatinabio, che mostrasse i quattro elementi, la terra, l'acqua, il vento e il fuoco e che ne mostrasse l'armonia e la gioia dei suoi frutti. 

I 4 elementi della natura nel mio vestito da Fatinabio: il vento, il fuoco, l'acqua, la terra con la spiga di grano.

Ragazzi, un po' di promozione gratuita non guasta mai!
Una mia amica, che di mestiere fa la sarta, l'abilissima Marianna, ha capito al volo le mia idea e ci ha messo tutta la sua creatività. Come potete vedere da queste foto ne è uscito un abito davvero delizioso, che è piaciuto a tantissime persone e a parecchi bambini. La musica, la gente che ballava, la frenesia dei piccoli e dei grandi ci ha fatto dimenticare il freddo e la città era piena di coriandoli e di felicità. Abbiamo girato tutta la città, con la sfilata che è cominciata in zona Palestro e si è conclusa a Beccaria; poi il resto si è goduto direttamente in Piazza Duomo che era colma di gente e di turisti. 

La gonna è una tuttifrutti!!!
La mia piacevolissima serata è proseguita con una passeggiata in centro, dentro la magnifica Galleria Vittorio Emanuele e in Piazza della Scala, di fronte al noto teatro. Poi è arrivato il momento di mangiare i dolci tipici e ho ceduto alla tentazione di un intero vassoio di frittelle, sia classiche che al cioccolato, che hanno chiuso in bellezza il mio Carnevale milanese!  




La cucina: con i cuochi e tutti gli utensili 

La caffettiera moka della Bialetti

Cibo a volontà: pomodoro, verdure, tutto sano e biologico!

Ve lo ricordate il carosello del caffè Paulista?

La lavastoviglie!

L'uomo-forchetta, coltello, scolapasta...poverino riusciva a malapena a camminare!!

I barba-papà!

La bellissima Galleria Vittorio Emanuele

Sempre in Galleria: la tradizione vuole che si schiaccino le palle del toro con il piede destro e che si giri su sé stessi per tre volte: porta fortuna e vi farà tornare a Milano.

Piazza della Scala, oggi c'è l'Aida!
A fine giornata, per chiudere in bellezza: le frittelle!!!

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