Come si può leggere dal sito istituzionale della Comunità Europea (http://europa.eu/legislation_summaries/consumers/product_labelling_and_packaging/co0019_it.htm), a partire dal 13 dicembre dovrà essere applicato il nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti destinati a noi consumatori. In pratica ogni materia prima dovrà essere scritta e specificata a gran voce sulla lista degli ingredienti. Questo ci permetterà di conoscere meglio cosa mettiamo nel carrello e di conseguenza sapere cosa mangiamo e mettiamo dentro al nostro corpo. In particolare il dito è puntato sui quei famosi grassi vegetali con cui vengono fatti una miriade di prodotti alimentari ma che, spesso, non venivano specificati in etichetta. Infatti mi chiedevo spesso: ma che sono questi grassi vegetali? ma vegetali di quale pianta? oliva? girasole? palma? purtroppo infatti c'è un'enorme differenza tra olio e olio e il fatto che siano vegetali non sempre li rende più sani rispetto a quelli animali. Bisogna fare delle distinzioni...
- Intanto cerco di evitare assolutamente i grassi vegetali idrogenati! come spiegano gli esperti di chimica degli alimenti, i fabbricanti prendono dei comuni oli estratti dalle piante e li solidificano attraverso un processo che si chiama idrogenazione. Per esempio si fa così la margarina, da un olio si trasforma in un panetto duro per mezzo di tale processo; il vantaggio per le aziende è che questo tipo di grasso si conserva facilmente e a lungo (quindi è adatto a prodotti a lunga scadenza come dolci, merendine, snack salati, gelati, ecc) e costa poco. Il problema è che durante questo passaggio, dal liquido al solido avviene una reazione chimica in cui si formano delle sostanze grasse che fanno malissimo alla salute. Queste sostanze prendono il nome di acidi grassi trans e sono saturi, cioè si attaccano alla nostre arterie e da lì non si muovono più neanche con le cannonate! Secondo studi scientifici sono una della cause di malattie come l'aterosclerosi e gli ictus cerebrali. L'Accademia Nazionale delle scienze degli Stati Uniti ha da tempo raccomandato di bandire queste sostanze dalla nostre abitudini alimentari e per fortuna molte aziende hanno seguito il passo e hanno tolto questi ingredienti, vantandosene spesso sulla confezione: Senza grassi idrogenati! Senza grassi idrogenati! immagino ve ne siate accorti in tanti. Bè è già un saltino in avanti, ma non mi ritenevo soddisfatta abbastanza e infatti...
- ecco sbucare i grassi vegetali NON idrogenati, che sembravano essere una manna dal cielo perché quel NON sembrava chissà che cosa...poiché il vero nodo del problema risiedeva sui tipi di oli vegetali utilizzati, dal momento che un conto è l'olio di oliva, sano, ricco di antiossidanti, resistente alle cotture lunghe, un conto è l'olio di palma o di cocco che - ANCHE SE NON IDROGENATI - sono comunque pieni di grassi saturi che nemmeno gli spazzini di Mary Poppins sono in grado di pulire!
Per fortuna, grazie al nuovo regolamento europeo possiamo leggere etichette più trasparenti: vi invito a leggerle sempre perché è un atto d'amore verso noi stessi e la nostra salute (e di chi mangia con noi). Adesso possiamo sapere se un biscotto che sembra tanto bello in fotografia contiene olio di palma o di girasole e compiere la nostra scelta. Io li evito già accuratamente perché se è vero che comunque dobbiamo morire almeno cerco di allungarmi la vita e restare sana il più possibile.
Per quanto riguarda i tipi di grassi e/o oli vegetali che non mi sogno di comprare ( o limito al minimo storico) ci sono certamente quelli di palma, di cuore di palma e di cocco. Per quanto abbiano un sapore gradevole sono composti quasi interamente di acidi grassi saturi, grassi che aumentano il colesterolo cattivo e sono responsabili delle malattie cardiovascolari. Inoltre alcuni studi dicono che sono causa di alcuni tumori e indeboliscono le ossa. Come si legge nel sito della fondazione Veronesi, (https://www.fondazioneveronesi.it/articoli/cardiologia/il-colesterolo-cattivo-si-vince-con-una-buona-alimentazione/), è bene scegliere gli oli vegetali insaturi come l'olio extravergine di oliva e di semi (soia, girasole, mais, arachidi) e privilegiare una sana dieta mediterranea.
Per cui, non me la sento proprio di rischiare e anzi sono davvero contenta di poter comprare da mangiare con maggiore serenità.
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