Trdelnik: è un pane dolce da gustare caldo guarnito di zucchero e cannella, viene da un'antica ricetta di Praga |
Cosa
si può cucinare con una vecchia lattina di birra? un dolce
assolutamente speciale! Chi è goloso di specialità del mondo di
squisita bontà e naturalezza deve sapere che esiste il Trneldik (si
pronuncia più o meno così: trredelnik e
l'ho presentato in un altro post),
un pane dolce condito con zucchero e cannella. Viene da Praga e la
sua nascita risale al XIX secolo. Io ho avuto la fortuna di mangiarlo
spesso e vi posso assicurare che il
"manicotto di Boemia", come lo chiamiamo noi, è da
inserire a pieno diritto nella lista dei cibi semplici e genuini. Ciò
che ancor di più mi entusiasma è raccontarvi il metodo di
preparazione che ha inventato il mio caro amico Marco Fiorio. Lui
prepara il Trdelnik con una lattina usata di birra! quindi ha reso
questa ricetta alla portata praticamente di tutti! Che esclamare se
non: Genial!
Con una lattina vuota, in pochi semplici passi si costruisce lo stampo ideale per farsi il Trdelnik a casa propria! |
Questa
è una ricetta originale che Marco ha avuto da una sua amica
ungherese (dove il manicotto è molto diffuso e prende il nome di
kurtoskalacs, in quanto la parte iniziale del nome kurto significa
camino perché viene venduto ai bordi delle strade, ben caldo, in un
sacchetto aperto sulla parte superiore che lo fa fumare come un
camino).
Ingredienti
per tre manicotti:
Per guarnire:
un po' di burro fuso; zucchero di canna; cannella
in polvere
Procedimento:
Sciogliere
il lievito in poca acqua tiepida e lasciar riposare qualche minuto;
in una ciotola mettere tutti gli ingredienti compreso il lievito e
mescolare bene per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto
compatto ed elastico.
Coprire
con un panno umido e lasciar lievitare nel forno spento per due ore,
fino a quando ha raddoppiato il suo volume.
Nel
frattempo...costruite il vostro strumento in pochi passi come ha fatto Marco!
Prendete
una lattina di birra e...bevetela! Prendete la lattina vuota e bucate la parte di sotto con chiodo e martello o un piccolo trapano. Magari fatevi aiutare per tenere stretta la lattina tra le mani. Infilare un lungo stuzzicadenti come quelli da spiedo.
Bucate la lattina da parte a parte. Potete usare chiodo e martello, o un piccolo trapano. Magari chiedete a qualcuno di tenervi stretta la lattina con le mani. Infilare un bastoncino lungo da spiedo. |
Una volta conficcato il bastoncino sulla linguetta della lattina, chiudete a C la linguetta stessa, così il bastoncino resterà bello fermo e non vi darà fastidio. Aiutatevi con una pinza. |
Per fissare l'asta nella parte superiore usate la linguetta di apertura e ripiegatela a "C". Con una pinza potete schiacciare in modo che lo
stuzzicadenti venga "morso" dal foro della linguetta
ripiegata: così verrà bloccato e non si sposterà.
Passate
le due ore, l'impasto è lievitato!
Dividere
la pasta in tre parti, stenderla su un piano di lavoro infarinato dandogli uno spessore di circa 5-7mm.
Tagliare
la pasta a spirali di due centimetri di larghezza.
Ora
prendete la vostra lattina: rivestirla di carta stagnola (manico in
legno compreso!), spennellarla di burro fuso, avvolgervi
l'impasto come a creare un manicotto a spirale.
Una
volta arrotolato, premere bene facendo roteare la lattina come un
rullo per compattare il tutto.
Cospargere
la pasta esterna con un po' di burro fuso (passo necessario per far
aderire bene lo zucchero e ottenere il suo caratteristico colore
dorato). Passare
nello zucchero.
Cuocere
il tutto (anche la lattina, non vi succederà niente ve lo assicuro!)
in forno pre-riscaldato a 180°C con cottura statica, girando di
tanto in tanto, per 15 minuti.
Appena
uscito dal forno, passare il manicotto nella cannella e gustare
caldo!
Volendo,
si può guarnire anche con vaniglia, noci, cocco o cacao. Se si
possiede, si può cuocere anche alla brace invece che al forno.
Per
questa ricetta, le foto e questa stupenda invenzione della lattina - stampo
ringrazio con viva simpatia il mio amico genialaccio Marco Fiorio.
Grazie grazie grazie!!!!
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